E questo ha rilievo per i "tutti i miei stakeholders" (clienti, employer, peers etc) ma soprattutto per me, come manager: Sono stato un buon coach, un buon Mentor per il mio team? Ho ispirato a fare meglio, a dare il 110%? Ho dato opportunità di crescita? Sono domande che oggi sono molto più rilevanti per me che l'esito di un deal. Se la risposta è positiva, vuol dire che si è fatto qualcosa di buono, un tassello del progetto di "give back" che diventa più importante col maturare.
Mentors4u è stato, un po' inconsapevolmente, l'inizio di questo percorso. Quando quasi dieci anni fa ho cominciato a confrontarmi con studenti al secondo o terzo anno, ho iniziato parlando di me e della mia esperienza (con il tipico rischio di fare monologo). Poi ho capito che ascoltare il Mentee, capirne le ambizioni (e le inibizioni) era molto più importante che parlare di me, e adesso cerco di adattare la sessione alle caratteristiche e bisogni del mio Mentee. Ci sono Mentee che non hanno bisogno di tanto, sono già perfettamente avviati, hanno solo bisogno di qualche conferma, altri che devono essere più spronati, ma hanno un grandissimo potenziale.
La Community di Mentors4u, conoscendo il valore dei Mentors e le qualità dei Mentee, è importante e vederla crescere esponenzialmente è incoraggiante. Dal mio canto, un'esperienza appagante e divertente, che desidero continuare. Spero di essere stato utile, sono sicuro che Mentors4u è stato molto utile a me per mettermi in contatto con la generazione dopo la mia, che ha valori e obiettivi diversi (e certamente non peggiori).
Ai miei Mentee tutti, con cui a tratti ho usato il bastone e la carota, che hanno sopportato il background noise di una call fatta in aeroporto o in macchina, spero di essere stato un buon Mentor che ha cercato di passare concetti utili, appositamente pensati per loro.
